Grazie della visita
sabato 9 aprile 2011
La Bellissima Storia della Raggedy Ann.......
Sul blog di Liza, c'era questa bella storia che io non conoscevo. Mi è sempre piaciuta qesta bambola di pezza che spesso di trova sui giornali di country painting e che ho riportato in numerosi miei lavori. Oggi grazie a Liza conosco la sua storia che voglio condividere con voi.
Buona lettura!
C’era una volta in America….. un signore chiamato Johnny Gruelle che faceva un lavoro bellissimo (ed era anche molto famoso!): illustrava fiabe per bambini. E’ lui il papà della Raggedy Ann.
Ti racconto la sua storia…
Un giorno, sua figlia Marcella volle a tutti i costi salire in soffitta col padre a cercare qualcosa e, aprendo un baule impolverato, trovarono una vecchia bambola di stoffa, che era stata probabilmente fatta tanti anni prima dalla nonna per la sorella di Johnny.
Johnny restò molto affascinato da quella antica e particolare bambola ed in seguito, da grande creativo qual era, trasse spunto da quella bambola per crearne una tutta sua, un nuovo personaggio delle sue fiabe dedicato alla sua Marcella, che fosse protagonista di storie leggendarie.
Nel 1915 nacque così la prima “Raggedy Ann”. Si racconta che il momento della creazione del viso fosse stato un momento davvero magico, in cui fosse la bambola stessa ad ispirare Johnny.
Era nata una bambola davvero magica, custode dei segreti di un mondo fantastico, con quel viso così strano, con quel naso a triangolo, gli occhi di bottone, i capelli rossi e il sorriso largo ed ingenuo. Sul suo petto portava un cuore disegnato, con sopra la scritta "I love you".
La Raggedy Ann è una bambola che sa amare.
“Raggedy” significa esattamente “povera, stracciona”, e nella versione classica il suo viso è davvero povero e felice. Insomma, era “Annie la povera”, un’orfanella, e Marcella la amava come fosse una vera sorella. Da lei è nato il termine “Rag Doll”, ossia bambola semplice, di pezza, quella che noi chiamiamo anche Pigotta.
Johnny creò per lei storie favolose, nel 1918 uscì il primo libro delle sue avventure, tanto amate che divennero leggendarie col trascorrere degli anni.
Purtroppo un giorno sua figlia Marcella, a causa sembra di una vaccinazione infetta, morì all’età di 13 anni.
Per Johnny e la sua famiglia il dolore fu enorme. Forse egli poteva vedere, dietro lo sguardo ingenuo e sognante della bambola, gli occhi della sua Marcella. Così, dopo un mese, Registrò la sua “Raggedy Ann” ed in seguito le creò anche il fratellino Andy.
Nelle case degli americani questa bambola amatissima è quasi sempre presente, perché appartiene alla loro storia, così come nella nostra abbiamo Pinocchio.
Donne di ogni età collezionano le Raggedy, molto spesso create con le proprie mani, fin dai tempi dell’infanzia.
In Illinois risiede il Museo della Raggedy Ann (www.raggedyann-museum.org) ed ogni anno viene celebrata una festa in suo onore, dove bambini, uomini e donne girano allegramente per le strade addobbate, vestiti da Raggedy Ann.
Se tu hai la fortuna di avere una Raggedy Ann per amica, abbine cura.
di: Antonella Nanti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
che storia meravigliosa...
RispondiEliminaCiao Kate,ti auguro una serena e rilassante Pasqua insieme ai tuoi cari! Bacione,Liza.
RispondiElimina